Shaun of the Dead compie 20 anni: recensione, curiosità e colonna sonora de “L’alba dei morti dementi”
Recensione e tutto quello che c’è da sapere sulla parodia zombie di Edgar Wright con Simon Pegg e Nick Frost che compie vent’anni dall’uscita nelle sale.
Shaun of the Dead aka La notte dei morti dementi di Edgar Wright compie 20 anni. La migliore zombie-comedy di sempre, una delle migliori comedy horror della storia del cinema nonché una della più riuscite parodie di tutti i tempi, assimilabile al capolavoro Frankenstein Junior di Mel Brooks, celebra il suo ventesimo anniversario dall’uscita nelle sale nell’ormai lontano 2004. Quale migliore occasione quindi per tesserne le lodi e confermare l’immarcescibile appeal di questo cult che ha ricevuto anche l’approvazione del maestro George A. Romero?
Penso che L’alba dei morti dementi sia una vera bomba. Mi è piaciuto moltissimo. – George A. Romero
La recensione del film
Shaun of the Dead si potrebbe definire come una parte “buddy comedy” con morti viventi e una parte “rom-com” horror, la cui trama si svolge a Londra ed è incentrata su due amici, lo Shaun di Simon Pegg e l’Ed di Nick Frost. La convivenza ad un certo punto dei due comincia a diventare problematica, vuoi perché Ed non vuole crescere e di fatto è una scansafatiche, vuoi perché Shaun che invece ha un impiego e subisce l’inerzia di Ed, è pressato dalla sua ragazza Liz (Kate Ashfield) affinché si liberi dalla nefasta influenza dell’amico considerato ormai terzo incomodo, e dalla routine che affligge i due amici e che ha finito inevitabilmente per coinvolgerla. Gran parte di questa routine è rappresentata da tappe quotidiane al solito pub che rappresenta ormai una sorta di “purgatorio” ben poco romantico per la coppia che alla fine si sfascia.
Mentre un sempre più depresso Shaun riflette sulla vita, le donne e gli amici a Londra esplode un’epidemia zombie e ogni priorità nella vita dei due amici cambierà per sempre. Ora l’unico scopo di Shaun è sopravvivere mentre cerca di salvare i suoi genitori Barbara e Philip (Penelope Wilton e Bill Nighy) la ragazza e la sua amicizia con Ed.
In cerca di finanziamenti…
Edgar Wright debutta nel 1994 con A Fistful of fingers, una comedy western low-budget su un cowboy che segue un uomo ricercato che ha causato la morte del suo cavallo Easy. Successivamente Wright lavora per dieci anni per il piccolo schermo prima di incrociare la strada di Simon Pegg e Nick Frost. I tre collaborano per la serie tv Spaced (1999-2001) sviluppando una grande sintonia creativa che li porterà qualche anno dopo a realizzare “Shaun of the Dead” che è diventata una pietra miliare, datolustro e rinvigorito un sottogenere horror fino ad allora lontano dal cinema mainstream, ispirando al contempo pellicole come Benvenuti a zombieland, London Zombies, Little Mosters, Manuale scout per l’apocalisse zombie e via discorrendo.
“Shaun of the Dead” è stato ispirato da “Art”, un episodio della sitcom “Spaced” di Simon Pegg ed Edgar Wright. Scritto da Pegg e Jessica Hynes e diretto da Wright. L’episodio vede il personaggio di Pegg immaginare un’invasione di zombie dopo aver giocato al videogioco Resident Evil 2 sotto l’effetto di anfetamine.
Wright ha girato un bel po’ per trovare chi finanziasse il film, ma la maggior parte degli studi o si lamentavano del budget troppo alto o non riuscivano a capire quale fosse il tono del film, accusandolo di galleggiare tra il poco spaventoso e il poco divertente. Poiché Wright sperava di realizzare questo film come suo prossimo progetto, non accettò altri lavori di regia mentre cercava nuovi finanziamenti, e finì per dover prendere soldi in prestito dai suoi amici, incluso Simon Pegg. Secondo Wright, Pegg non gli ha ancora permesso di restituire i soldi che gli deve da quei tempi magri. Dopo diciotto mesi di magra, la Working Title Films alla fine accolse il progetto, cosa che Wright ritenne ironica poiché tra le altre cose il suo film prendeva in giro le classiche commedie romantiche britanniche prodotte proprio da loro.
Lo sviluppo del film…
Wright ha iniziato a sviluppare il film dopo aver giocato a Resident Evil una sera tardi e poi essere uscito nelle prime ore del mattino, chiedendosi quale sarebbe stata la reazione di un inglese ad un’apocalisse zombie, tra le considerazioni ha tenuto conto della mancanza di armi da fuoco tipica dei film di zombie americani. Altro evento che ha influenzato Wright è derivato dal modo in cui si è perso l’epidemia di afta epizootica del 2001 semplicemente non prestando attenzione alle notizie per due settimane e accendendo la televisione un giorno per vedere il bestiame che veniva bruciato, il che lo ha lasciato confuso. Per questo motivo Wright ha pensato fosse plausibile che il mondo potrebbe finire e questi due ragazzi potrebbero essere gli ultimi a saperlo poiché ostici alle news giornalistiche.
Wright e Pegg scrissero la sceneggiatura in otto settimane partendo da fonti d’ispirazione come La notte dei morti viventi (1968) e Zombi (1978) di Romero, così come Arizona Junior (1987) dei fratelli Coen, Ritorno al futuro (1985), Splatters – Gli schizzacervelli (1992) di Peter Jackson e Gli uccelli (1963) di Hitchcock.
Diversi studiosi hanno legato il successo del film e il suo status di cult ad una sorta di catarsi meta-filmica legata ai tragici eventi dell’11 settembre con un rilancio del sottogenere, ma nel frattempo era uscito 28 giorni dopo di Danny Boyle e altre pellicole che avevano in qualche modo cercato di metaforizzare /metabolizzare lo shock di quei giorni, e ci vorranno diversi anni prima di avere successi come “Benvenuti a Zombieland”.
Il segreto per un classico immarcescibile…
Secondo il nostro modesto parere il film funziona così bene poiché si compone nel medesimo modo in cui funzionano altre parodie di culto. In primis una passione di stampo nerd per il genere, in questo caso gli zombie-movies nella figura del maestro Romero. In seconda battuta la capacità di ibridare l’horror con altri generi all’interno di una narrazione di stampo comico non sguaiato (vedi Scary Movies e affini). Nel caso di “Shaun of the Dead” lo sfruttare gag e dinamiche di stampo squisitamente “british” che rappresentano una peculiarità tutta anglosassone, che è molto diversa per “tempi” dalla comicità americana. Questo è l’ingrediente in più che ha fatto la differenza e reso “Shaun of the Dead” ad oggi un cult inarrivabile.
“Shaun of the Dead” è il primo capitolo della cosiddetta “Trilogia del cornetto”, diretta da Edgar Wright e interpretata da Simon Pegg e Nick Frost. Gli altri due capitoli sono “Hot Fuzz” (2007), parodia a tinte horror di film d’azione come Arma letale e La fine del mondo (2013), parodia di tanto cinema di fantascienza con invasioni aliene, tra le fonti d’ispirazione il cult L’invasione degli ultracorpi.
Curiosità
- George A. Romero, creatore dei film a cui “Shaun of the Dead” rende omaggio e prende in giro, è rimasto così colpito dal lavoro di Simon Pegg ed Edgar Wright che ha chiesto loro di fare un cameo come zombie in La terra dei morti viventi (2005).
- Quando un intervistatore gli ha chiesto perché avessero scelto di avere zombie che si muovevano lentamente invece di zombie che correvano, Simon Pegg ha semplicemente risposto: “Perché la morte non è una bevanda energetica”.
- Simon Pegg e Edgar Wright hanno preso in considerazione un sequel che avrebbe sostituito gli zombie con un altro mostro, ma hanno deciso di non farlo, perché erano soddisfatti di questo film come prodotto autonomo e pensavano che troppi personaggi fossero morti per continuare la storia. Il titolo proposto era “From Dusk till Shaun”. ispirato al “Dal tramonto all’alba / From Dusk Till Dawn” di Rodriguez e Tarantino. Un poster simulato per il film mai realzizato appare in Spider-Man: Un nuovo universo (2018).
- Shaun dice a Liz che la porterà in un posto che fa solo pesce. Quando apre l’elenco telefonico, puoi vedere che il ristorante si chiama letteralmente “Fulci’s Restaurant: The Place That Does All the Fish”, un omaggio a Lucio Fulci regista di Zombi 2.
- L’amicizia tra Shaun ed Ed si basa su quella reale tra Simon Pegg e Nick Frost quando condividevano un appartamento insieme.
- Il regista George A. Romero ha avuto la possibilità di vedere questo film in anteprima vicino a casa sua in Florida. Durante la scena in cui Ed (Nick Frost) urla al telefono “Stiamo venendo a prenderti Barbara”, Romero non si è accorto che si trattava di una citazione diretta al suo film La notte dei morti viventi, e lo ha scoperto solo in seguito, dopo una conversazione telefonica con Edgar Wright.
- Quando Shaun si dirige al negozio per la prima volta, un lavoratore per strada sta ascoltando la radio. Il notiziario menziona una sonda spaziale che è rientrata inaspettatamente nell’atmosfera terrestre e si è disintegrata sopra l’Inghilterra. Questo è probabilmente un riferimento a La notte dei morti viventi, in cui le radiazioni di un satellite di ritorno da Venere sono state considerate una possibile causa del ritorno in vita dei morti.
- Proprio quando Shaun sta uscendo dal negozio all’angolo, sintonizzato su una stazione radio che trasmette canzoni di film indiani, la canzone si interrompe e un conduttore inizia a parlare in hindi. Il contenuto del notiziario, tradotto in inglese, è: “La gente si sta risvegliando dalle proprie tombe”.
- John e Bernie gestiscono il Winchester. Questi sono i veri nomi del proprietario e della proprietaria che gestivano il pub locale frequentato da Simon Pegg, lo Shepherds a Highgate.
- Quando Edgar Wright e Simon Pegg iniziarono a proporre questo film, la Film4 Productions mostrò interesse. Poi, la Film4 ridusse significativamente il suo budget, lasciando il film senza una società di produzione per un po’. Poiché Wright sperava ancora di realizzare questo film, rimandò l’accettazione di altri lavori di regia mentre cercava nuovi finanziamenti per questo film, e finì per dover prendere soldi in prestito dai suoi amici. “Per me accettare un lavoro televisivo, significava che stavo come rimandando il film, quindi … stavo rapidamente andando in rovina. Ero come se fossi in rosso.” Secondo Wright, Pegg non gli ha ancora permesso di restituire i soldi che gli deve da quei tempi magri.
- Quentin Tarantino ha definito questo come uno dei venti migliori film realizzati dal 1992.
- Secondo Edgar Wright, il Cornetto compare in questo film perché una volta ne mangiò uno per superare i postumi di una sbornia e pensò che sarebbe stato divertente se Ed avesse fatto lo stesso dopo una notte di bevute.
- Il fucile che usano nel pub Winchester è, naturalmente, un Winchester modello 66. La stessa arma usata nell’originale La notte dei morti viventi (1968) e nel remake del 1990.
- Il posto di lavoro di Shaun è Foree Electric. Ken Foree ha recitato in Zombi (1978) e ha avuto un cameo in L’alba dei morti viventi (2004).
- Mary, lo zombie nel cortile di Shaun, lavora al supermercato Landis. Questo è un omaggio a John Landis, che ha diretto Un lupo mannaro americano a Londra (1981) e Michael Jackson: Thriller (1983), e alla catena britannica di minimarket chiamata Londis.
- In tutto questo film, viene reso omaggio a diversi aspetti della serie di giochi Resident Evil di Capcom. Un vivido esempio è durante la scena nella cantina del pub dove un interruttore per attivare l’ascensore è reso visibile solo attivando un accendino.
- All’inizio del film, quando Shaun sta lasciando il negozio dove prende una lattina di Coca-Cola e il Cornetto, c’è una pizzeria dietro di lui e alla sua sinistra. Il nome del ristorante è “Bub’s Pizzas”, probabilmente un riferimento allo zombie principale, incatenato (a cui è stato insegnato a tenere e puntare una pistola) nel sequel Il giorno degli zombi (1985). In quel film, il dottore ha chiamato quello zombie “Bub”.
- Uno dei poster nell’appartamento di Shaun recita “SI BEGG”, che non è un riferimento a Simon Pegg, ma a Simon Begg, un DJ di musica dance elettronica, musicista e produttore discografico di Leicester, Inghilterra.
- Quando gli zombie stanno entrando nel Winchester, Shaun urla a Ed: “Stai dietro di me, stai dietro di me!” allo stesso modo in cui Han Solo urla a Chewbacca mentre gli Stormtrooper entrano nel blocco celle in Star Wars (1977), uno dei film preferiti di Simon Pegg.
- Simon Pegg, Dame Penelope Wilton e Tamsin Greig sono apparsi nella serie tv Doctor Who.
- Il poster di Battle Royale (2000) nel soggiorno di Shaun è stato disegnato da Fred Deakin di Airside, così come il poster verde con i fiori e la ragazza nell’appartamento di Liz. Deakin è anche un membro della band Lemon Jelly, che fornisce la musica per la colonna sonora.
- Simon Pegg ha interpretato Unkar Plutt in Star Wars – Il risveglio della Forza (2015) e Dengar nel videogioco Star Wars: Battlefront (2015) mentre Peter Serafinowicz ha interpretato la voce di Darth Maul in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999).
- Verso la fine, mentre Shaun sbadiglia, senti un telegiornale affermare che le affermazioni iniziali sul fatto che il virus fosse causato da “scimmie infette dalla rabbia” sono state “smentite”. Questa è una frecciatina al film 28 giorni dopo (2002) in cui questo è stato effettivamente il catalizzatore per un’apocalisse in stile zombie.
- Alla fine del film, c’è un finto trailer di un ragazzo di nome Ramirez che, usando un fucile da caccia, ha combattuto contro l’intera famiglia di zombie. Questa è una parodia di Lyle Menendez ed Erik Menendez, che hanno assassinato i loro genitori con un fucile da caccia in California.
- Quando Ed viene morso da uno zombie verso la fine del film, l’effetto sonoro del suo urlo è tratto dal personaggio di Windows nel film “La cosa” di John Carpenter.
- Il regista Edgar Wright appare nel film in un cameo: Durante il montaggio di “Remembering Z-Day”, c’è una lunga inquadratura degli zombie che camminano in un parco. Edgar è quello in nero che cade su se stesso. Il regista fa anche un cameo vocale come il padrone di casa del ristorante italiano Fulci’s.
Shaun of the Dead – Il fumetto del film
Il film ha generato una striscia a fumetti scritta da Pegg e Wright per la rivista britannica 2000 AD intitolata “There’s Something About Mary”. Ambientata il giorno prima dell’epidemia di zombie, la striscia segue e si espande sul personaggio di Mary, che appare brevemente nei titoli di coda ed è il primo zombie di cui Shaun e Ed sono a conoscenza; la striscia racconta in dettaglio come è diventata una zombie.
Sono state realizzate altre due strisce che hanno riempito i buchi nella trama del film, come il modo in cui Dianne è scappata ed è sopravvissuta all’incidente del Winchester e il destino di Ed dopo essersi rifugiato nel seminterrato del pub. I fumetti che nel DVD presentano le voci di Pegg e Wright sono in bianco e nero disegnati da Oscar Wright, grafico e fratello di Edgar Wright.
Nel 2005, IDW Publishing ha pubblicato un adattamento in quattro numeri scritto da Chris Ryall (con il contributo di Edgar Wright e Simon Pegg) e disegnato da Zack Howard. Il fumetto contiene anche scene che sono state omesse dal film
Il film ha generato anche action figures e diari, libri da colorare e la sceneggiatura completa del film reperibili QUI.
Nel 2004, il team di “Spaced”, Simon Pegg e Edgar Wright, ha fatto irruzione al box office mondiale con la loro acclamato e spassoso film “rom-zom-com”, Shaun of the Dead. Ora, ecco l’attesissimo adattamento ufficiale del fumetto “director’s cut” del film, completo di scene eliminate, scene non girate e materiale bonus! Shaun è un uomo senza una direzione. Felice di starsene seduto nel suo appartamento sporco con il suo sporco coinquilino Ed, la sua visione raramente si estende oltre il pub. Ma quando Liz, la sua ragazza, lo lascia – e la Gran Bretagna viene travolta da una devastante piaga di zombie – c’è solo una cosa da fare: conquistare la ragazza, uccidere gli zombie e salvare la situazione!
Shaun of the Dead – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono dei compositori Daniel Mudford (The Acid House) & Pete Woodhead.
- La rock band nordirlandese Ash ha donato tre canzoni utilizzate in questo film: “Meltdown”, “Orpheus” e “Everybody’s Happy Nowadays”, con Chris Martin. Queste canzoni sono state donate perché all’epoca la fidanzata di Edgar Wright, Charlotte Hatherley, suonava la chitarra e cantava i cori per gli Ash.
- L’ultima traccia musicale durante i titoli di coda è un leggero remix di “The Gonk” di Herbert Chappell. La si può ascoltare alla fine di Zombi (1978) quando gli zombie rientrano nel centro commerciale ed è considerata una delle tracce più iconiche di quel film.
- All’inizio, quando Shaun è in autobus, il ragazzo di fronte a lui sta ascoltando della musica. La canzone che si sente è il classico dance club “Kernkraft 400” degli Zombie Nation, la cui melodia è presa in prestito dalla canzone “It Happened Then/Babylon Run” (di Dave Eager e Pete Baker), che è il tema del sottogioco “Star Dust” del gioco per C64 Lazy Jones.
- Il secondo album che Shaun ha acquistato in vita sua è Various Artists – Street Sounds Crucial Electro (ELCST 999), Regno Unito, 1984. Puoi vederlo brevemente prima che venga buttato via.
- In una delle scene nella casa di Shaun, si può vedere l’edizione in vinile del terzo album dei The White Stripes “White Blood Cells”. Questo è un riferimento al funzionamento del virus zombie.
- I toni musicali che si ascoltano all’inizio dei titoli di testa sono gli stessi usati nell’originale “Zombi”, particolarmente udibili nella scena in cui lo zombie perde la testa contro le pale dell’elicottero.
- Alle 8:30, quando Shaun va al supermercato, la canzone in sottofondo è del film hindi di Bollywood Khel Khel Mein del 1975.
- La colonna sonora include i brani: If You Leave Me Now dei Chicago / White Lines interpretata da Simon Pegg e Nick Frost / Zombi dei Goblin / Orpheus di Ash
1. Figment 0:38
2. “The Blue Wraith” – I Monster 1:41
3. “Mister Mental” – The Eighties Matchbox B-Line Disaster 2:59
4. “Meltdown” – Ash 3:17
5. “Don’t Stop Me Now” – Queen 3:24
6. “White Lines (Don’t Do It)” 4:35
7. “Hip Hop, Be Bop (Don’t Stop)” 3:03
8. Zombie Creeping Flesh 0:42
9. “Zombi / Kernkraft 400 [Osymyso Remix]” – Goblin/Zombie Nation 3:20
10. Fizzy Legs 2:27
11. “Soft” – LemonJelly 4:33
12. Death Bivouac 0:36
13. “The Gonk [Remix]” – Kid Koala/The Noveltones 1:46
14. Envy The Dead 0:46
15. “Ghost Town” – The Specials 5:30
16. Blood In Three Flavours 3:33
17. “Panic” – The Smiths 2:04
18. “Everybody’s Happy Nowadays” – Ash Featuring Chris Martin 3:28
19. “You’re My Best Friend” – Queen 2:56
20. You’ve Got Red On You: Shaun of the Dead Suite 10:36
21. Normality 3:33
22. “Fun Dead [Cheggars vs The Gonk – Osymyso Remix]” – Keith Chegwin 1:37
Fonte: IMDb / Wikipedia